Ri-significare è la parola con cui chiudere l'anno e iniziare il 2021 dando ancora senso alla moda
Ri-significare = ridare significato. Per noi è questa la parola migliore con cui chiudere il 2020 e iniziare il 2021. In un anno strano e difficile, in cui una pandemia ha rivoluzionato ogni aspetto delle nostre vite e il mondo intero, ritrovare il senso o crearne uno nuovo è quanto mai complicato. Ma allo stesso tempo è atto semiotico vitale, necessario e pervasivo, per accogliere e comprendere i cambiamenti, plasmandoli e ribaltando punti di vista e prospettive, così da poter tornare a riconoscere ciò che in qualche modo oggi non riconosciamo più.
Ri-significare è rivoluzionare senza distruggere, ed è un'urgenza a cui nessun ambito della nostra esistenza può sottrarsi. A cominciare dalla moda, che come l'arte e altre forme espressive, riflette (su)i tempi che attraversa, per restituirci un'immagine significante in grado di aiutarci a decodificare il mondo e le cose. È quello che ha fatto Valentino con il progetto Re-Signify che proprio attraverso la risignificazione dei codici della maison pone nuovi interrogativi e lascia spazio all'interpretazione.
La moda del 2021 si trova di fronte a sfide e scenari inediti: guardare al passato, a ciò che è stato, e tradurlo nel presente è il primo, fondamentale, passo per andare incontro al futuro, ricercando nuove priorità e nuove scale di valori. Ed è con questa consapevolezza che Pierpaolo Piccioli mette al centro della propria opera e del proprio pensiero creativo il risignificare. "Non si tratta di replicare il presente, né di riprodurlo in modo letterale - spiegano dalla maison - ma di coglierne gli aspetti, i particolari e le prerogative. È appropriazione e ri-contestualizzazione di dati, dettagli, frammenti di trascorse esperienze... È scelta di inaspettati, inediti punti di vista su estetiche e tecniche, esperienze e competenze, linguaggi e immaginari preesistenti". Un'esperienza, dunque, che in quanto tale accomuna il lavoro del direttore creativo della maison a quello di molti artisti e creativi contemporanei. Ed è per questo motivo che Pierpaolo Piccioli e la casa di moda romana hanno pensato a un progetto come Valentino: Re-Signify Part One Shanghai per creare un vero e proprio dialogo tra il risignificare Valentino di Pierpaolo Piccioli e altri ambiti creativi, artistici e linguistici, come opere di video arte, film underground, fotografia e lavori di computer grafica concepiti dalla seconda metà del '900 fino a oggi.
Riduttivo definire questo progetto una mostra, anche se dal 19 dicembre 2020 al 17 gennaio 2021 Valentino Re-Signify si traduce in un'esperienza fisica e reale all'interno degli spazi della Power Station of Arts di Shanghai. Un primo capitolo. Un percorso interattivo esperienziale curato da Mariuccia Casadio e Jacopo Bedussi con un'ambientazione ideata da Kennedy London, che è stato concepito con l'idea di suscitare dubbi e curiosità, e l'intento dichiarato di non fornire risposte. Perché è in questo quid che risiede la scintilla vitale della risignificazione. Che è sempre un atto personale e di interpretazione.
Una serie di suggestioni visive si fondono così con alcuni dei temi iconici tratti dall'archivio della maison e delle collezioni attuali. Sono in particolare 3 i codici Valentino che vengono risignificati in questo nuovo scenario: il tema Stud, dal suo inizio fino alla sua attuale evoluzione (vedi Valentino Garavani Romand Stud introdotto nella Valentino Diary Collection), l'universo estetico di Valentino Garavani Atelier, attraverso la botanica e l'abilità artigianale, e infine il codice della Couture nel significato che Pierpaolo Piccioli le attribuisce (ovvero un modo di essere e di immaginare sognando, un linguaggio poetico e romantico, ma soprattutto una lingua che può essere comprensibile a tutti).
Questa esperienza delinea così negli spazi della PowerStation architetture illusorie in cui le creazioni della maison - come Rockstud, Atelier Accessories o le silhouette estreme e straordinariamente poetiche della collezione Haute Couture Of Grace and Light - dialogano con le opere di 11 artisti (Jacopo Benassi, Cao Fei, Jonas Mekas, Stanley Mouse, Robby Müller, Quayola, Anna Ridler, Rachel Rose, Sølve Sundsbø, Natália Trejbalová e Weirdcore), creando un nuovo mondo possibile in cui riflettere, esplorare, stupirsi. Un invito a godersi il piacere della scoperta, della ricerca, il senso di smarrimento e quello del ritrovarsi, in un flusso eterogeneo di suggestioni visive tra moda e arte, tra natura e cultura, tra realtà e libera immaginazione. Perché ognuno possa risignificare e risignificarsi aprendosi a ciò che verrà.
Ma - in questo anno che comincia e che ci proietta verso il nuovo, con la voglia impetuosa di lasciarci tutto ciò che è stato alle spalle - ricordate bene una cosa: la risignificazione implica sempre e necessariamente una relazione con un ricordo, con un'esperienza. Ed è per questo che non potrà esistere nessun futuro significativo e significante senza passato. Una metafora, che attraverso la moda, dovremmo tenere ben presente sempre e ovunque nella vita. Che sia l'augurio a tutti voi/noi per vivere il 2021 con uno spirito di esplorazione ed evoluzione, giammai di distruzione.